Il turista che arriva a Vittorio Veneto ha la possibilità di visitare nel fine settimana gli otto musei che rendono la città il secondo polo museale della provincia di Treviso. A Serravalle, si possono visitare il Museo del Cenedese e il pregevole Oratorio dei Santi Marco e Lorenzo dei Battuti. Su Piazza Minucci si affaccia Palazzo Minucci-De Carlo, notevole collezione di Camillo De Carlo, agente segreto durante i due conflitti mondiali. In centro città, un elegante villino della fine dell’800 ospita la Galleria Civica “Vittorio Emanuele II con interessanti opere del ‘900 veneziano e del territorio.

Nell’antico centro storico di Ceneda si possono visitare il Museo d’arte sacra “Albino Luciani”, il Museo di scienze naturali “Antonio De Nardi”, il Museo della Cattedrale e l’interessante Museo della Battaglia, a memoria del ruolo importantissimo della città durante la Grande Guerra. Infine, la tradizione locale di allevare i bachi per la lavorazione della seta e il duro impiego delle donne nelle filande sono ricordate nel Museo del Baco da seta in località San Giacomo di Veglia.

Il turista che arriva a Vittorio Veneto ha la possibilità di visitare nel fine settimana gli otto musei che rendono la città il secondo polo museale della provincia di Treviso. A Serravalle, si possono visitare il Museo del Cenedese e il pregevole Oratorio dei Santi Marco e Lorenzo dei Battuti. Su Piazza Minucci si affaccia Palazzo Minucci-De Carlo, notevole collezione di Camillo De Carlo, agente segreto durante i due conflitti mondiali. In centro città, un elegante villino della fine dell’800 ospita la Galleria Civica “Vittorio Emanuele II con interessanti opere del ‘900 veneziano e del territorio.

Nell’antico centro storico di Ceneda si possono visitare il Museo d’arte sacra “Albino Luciani”, il Museo di scienze naturali “Antonio De Nardi”, il Museo della Cattedrale e l’interessante Museo della Battaglia, a memoria del ruolo importantissimo della città durante la Grande Guerra. Infine, la tradizione locale di allevare i bachi per la lavorazione della seta e il duro impiego delle donne nelle filande sono ricordate nel Museo del Baco da seta in località San Giacomo di Veglia.